Si scostò il vento
Si mutò il vento, uscì la luna
nuvole abbracciarono il cielo deserto
prone, supplici, oranti.
Sdruci da rammendare
pallidi cirri dal troppo breve respiro
su gemiti già distinti e strazianti.
Vorrei non ci fossero più i giorni tristi
l’infelicità, il camposanto
il dolore riacceso e assillante
il grido di sconforto d’affetto
il remoto terrore, a fiotti, interminabile.
Vorrei non ci fossero lacrime
da raccogliere con il dito:
non possono mancare
dove la morte accovacciata
è pronta a trarre il colpo
per condurre, laggiù, nel fondo.
Si scostò il vento
e si tese ad ascoltare
la malinconia che pungeva il cuore.
Nell’aria imboschita
della campagna appannata
la melodia accorata
fece eco ai lumi d’argento
della notte nuova del mondo.
E al canto degli Angeli
accorsi ad annunciare
la Tua presenza, quaggiù,
per questa umanità senza pace.
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Luisa Di Francesco
Nata a Taranto, docente di Materie letterarie, è Accademica di numerose Associazioni culturali e componente di giuria in concorsi nazionali. Appassionata di letteratura, poesia e arte, scrive racconti e testi poetici affidando al “segno” i moti del suo animo.
Per l’autrice, la scrittura è un bisogno insopprimibile, un’esigenza vitale, un’ancora di salvezza e una chiave di conoscenza e d’interpretazione emotiva della realtà.
Ha pubblicato quattro sillogi: “Grammi di vero”, VJ Edizioni, Milano 2020; “Il vaso di Pandora”, Pegasus Edition, 2021; “Il mio primo è il cuore”, G.C.L. Editore, dicembre 2021; “Quando anche i cieli tremano”, Ivvi Edizioni, aprile 2023, opera vincitrice del Premio “L’Arte in versi”, promosso dall’Associazione “Euterpe” di Jesi. A febbraio 2023, il suo primo libro di Narrativa: “Pareti di stoffa”, Delta3 Edizioni, una raccolta di racconti con la quale si è classificata al 2° posto alla XV^ edizione del Concorso “L’inedito- Sulle tracce del De Sanctis”.
Negli ultimi due anni, i suoi componimenti poetici e i suoi racconti hanno ricevuto numerosi primi premi, riconoscimenti, lusinghieri apprezzamenti della critica. Attualmente continua a coltivare l’amore per “la parola scritta”, intesa come tramite autentico di espressione della sfera interiore, con funzione catartica, capace di risvegliare e promuovere: “bellezza, empatia, condivisione”.
Luisa Di Francesco