Echi di spume

Lì, dove archi di ponti
suggellano alti le sponde
il mormorio prolunga lo stormire quieto
del vento
che al salice piega la fronte
sui ciottoli dal bianco grembo.

Freme la cascata nel balzo che cinge
di stille lucenti lo stagno d’ombra
e il fluire accoglie
in riverberi di muschio.

I manti dei colli salutano
impettiti e fieri
il gioco del bimbo che,
fondi i piedi nello spicchio d’acqua,
la accarezza tra le dita
lieto, per la sua vita.

Lì, su quel rio, lo sguardo
ferma l’incanto del fiume
in echi accorati di spume.